PNRR M2C1 INVESTIMENTO 2.3
Innovazione e meccanizzazione nel settore Agricolo e alimentare
Sottomisura Ammodernamento dei frantoi oleari
DDG 4575 del 28/09/2023 Ass. Reg. Agricoltura
Ditta Frantoio Oleario Ruta SRL
Numero domanda SIAN 449200006408
CUP F81G24004740006
D.R.S. n.9649 /2024 del 10/12/2024
Importo progetto di investimento € 498.520,00
Importo agevolazione concessa €.324.038,00
Descrizione
Il progetto:
I presupposti
I presupposti che sono alla base del nuovo progetto di investimento derivano dalla consapevolezza del fatto che la valorizzazione dei prodotti agricoli in una realtà come quella isolana siciliana, può rappresentare un mezzo di sviluppo e di crescita economica sicuramente importantissimi. Inoltre, poiché ormai è assolutamente necessario puntare ad una produzione di qualità, non essendo più accettati dal mercato prodotti di qualità sufficiente, è intenzione dell’azienda acquisire un impianto di trasformazione delle olive innovativo e tecnologicamente avanzato, con ciclo produttivo “a due fasi”, preventivato dalla multinazionale Pieralisi Maip Spa, oltrechè conforme al piano transizione 4.0 e che consenta altresì di abbattere sensibilmente i tempi di produzione, e di lavorare senza aggiunzione di acqua nel decanter e pertanto di abbattere i consumi idrici di processo pressochè totalmente rispetto agli impianti con tecnologia a 3 fasi (come certificato dal costruttore Pieralisi Maip Spa), nonché di connotare il ciclo produttivo a risparmio energetico oltrechè idrico di processo, di migliorare la qualità finale del prodotto ottenuto dalla lavorazione e, conseguentemente la shelf life del prodotto finito grazie alla presenza di maggiori polifenoli .
Allo stesso tempo si consentirà all’azienda, attraverso l’investimento sopradetto, di acquisire significativi vantaggi economici grazie a risparmi idrici ed energetici (risparmio energetico ed idrico di processo), visto che tale tipologia di impianti di ultima generazione consente anche un risparmio energetico a parità di produzione rispetto ad impianti attualmente sul mercato a tre fasi.
L’azienda vuole portare avanti un progetto di investimento capace di portare al prodotto un ruolo più consono a quelle che sono le sue possibilità e di creare uno sbocco commerciale per un olio, quale risulta essere quello siciliano, che quando viene conosciuto dal mercato viene apprezzato. Nonostante la sua connotazione tradizionale, l’olivicoltura siciliana negli ultimi anni ha vissuto un’evoluzione che l’ha profondamente modificata. Oggi gli oli siciliani, pur mantenendo la loro tipicità, risultano più equilibrati nel gusto rispetto al passato e si fanno apprezzare per l’armonia più che per l’intensità delle sensazioni piccanti, amare o fruttate.
Sulla base della situazione esposta, le esigenze aziendali motivano pertanto fortemente relativamente ad un ammodernamento della realtà frantoiana.
L’investimento
L’investimento prevede di effettuare l’acquisto (con sostituzione) di n.1 impianto completo in sostituzione dell’esistente obsoleto (di cui gramole e frangitore datati oltre 18 anni fa e sono stati acquisiti da una ditta dismessa) con altro di pari capacità produttiva che risulta composto da: n.1 tramoggia inox pentagonale per elevatore frangitore per euro 1.606,65 oltre iva; n.2 elevatori a coclea inox con tramoggia 2,25 mt per euro 7.825,72 oltreiva; n.2 frangitori 30 hp per euro 22.291,44 oltre iva; n.2 materiale elettrico molinova (basic) per frangitore 30 hp per euro 978,22 oltre iva; n.2 gruppo banco frangitore inox molinoVa con pompa palette per euro 4.873,28 oltre iva; n.1 kit di aspirazione fumi banco frangitore proto per euro 693,64 oltre iva; n.1 pompa a pistone modello MI100 10 hp per euro 11.797,06 oltre iva; n.1 kit pompe pistone spagna MI75-100 + 824717 Lc per euro 1.049,36 oltre iva; n.1 sezione gramolatore molinova 800 lt P6 per euro 72.625,02 oltre iva; n.1 tubazione alim.estrattore 470 DN/DK 20K1 per euro 353,94 oltre iva; n,1 sezione estrattore centrifugo leopard 46 MD per euro 186.750,05 oltre iva; n.1 scar.Leop. 6/8 pate M-75 sanca coclea 250 est per euro 11.738,57 oltre iva; n.1 pompa alimentazione Nr45 per euro 1.280,57 oltre iva; n.1 coclea orizzontale motorizzato D250 con 6 metri inox est per euro 6.284,29 oltre iva; n.1 elevatore a coclea D250 inox con 7 mt per euro 7.766,43 oltre iva; n.1 tubazioni impianto simplex basic bus 14 per euro 1.737,07 oltre iva; n.1 pannello completo impianto Molinova per euro 5.578,79 oltre iva; n.1 sezione separatore marte con torre per euro 59.504,30 oltre iva; n.2 pensiline simplex-molinova set base ral 5003 per euro 2.051,28 oltre iva; n.1 kit accessori impianto basic 201 per eur0 73,51 oltre iva; n.1 quadro elettrico tg m basic ( 1f- m-1pm-1c-+inv.-1s) per euro 17.074,29 oltre iva; n.1 quadro elettrico sezione frangitura per euro 3.788,36 oltre iva; n.1 kit base telecontrollo per industria 4.0 per euro 4.000,00 oltre iva.
A tali voci, pari complessivamente ad euro 434.000,00 oltre iva va aggiunta la sezione lavaggio preventivata in ossequio a criterio di economicità ad opera del fornitore Mercuri Srl e costituita da n.1 cernitore per olive modello Imperatrice autopulente per euro 23.000,00 oltre iva; n.1 coclea per trasporto foglie per euro 4.000,00 oltre iva; n.1 nastro trasportatore per euro 4.000,00 oltre iva; n.1 lavatrice olive modello morgana per euro 16.500,00 oltre iva; n.1 quadro elettrico per euro 2.500,00 oltre iva.
Il totale impianto, comprensivo anche della sezione lavaggio risulta pertanto pari ad euro 484.000,00 o i.
A tale importo vanno aggiunte le spese generali nel limite del 3% sull’importo complessivo dell’investimento in macchinari, impianti ed attrezzature relative a consulenza economico-finanziaria per studi di fattibilità economico-finanziari e quantizzati in euro 14.520,00 oltre iva.
Il totale investimento preventivato risulta complessivamente pari ad euro 498.520,00 oltre iva.
Risultati attesi
Tutti i macchinari sopracitati costituiscono componenti o parti di un impianto oleario e sono classificati come macchine, quasi/macchine o attrezzature dalla Direttiva 2006/CE/42. A seguito collocazione delle stesse e della certificazione di “incorporazione”, ai sensi della Direttiva macchine sopra citata costituiranno un’unica entità (impianto produttivo oleario. Da quanto sopra detto emerge chiaramente la funzionalità ed organicità di tutti i macchinari preventivati rispetto alle finalità del programma di investimento preventivato e volto all’ammodernamento della capacità produttiva di un frantoio oleario.
Va inoltre specificato che il fornitore che ha redatto la maggioranza dei preventivi scelti (con eccezione della sezione lavaggio) ed allegati alla presente istanza (Pieralisi Maip Spa) costituisce il più importante produttore al mondo di impianti oleari.
Attraverso l’investimento preventivato e relativo alla dotazione di n.1 nuova linea di produzione, con tecnologia a due fasi che andrà a sostituire la capacità produttiva della precedente linea di produzione aziendale a 3 fasi si consentirà:
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una riduzione sostanziale dei tempi di produzione dell’olio in quanto l’impianto oleario preventivato risulta del tutto innovativo rispetto a quello obsoleto aziendale;
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-un minor consumo di acqua di processo, con abbattimento pressochè totale dei consumi idrici attraverso la tecnologia a 2 fasi rispetto alla tecnologia attualmente in uso a 3 fasi (vedasi certificazione pieralisi in cui si attesta che il processo di estrazione con il leopard non richiede alcuna aggiunta di acqua di processo);
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-una maggiore qualità organolettica del prodotto finito in quanto con più polifenoli con tecnologia a due fasi (occorre infatti specificare che la concentrazione dei composti fenolici, di natura polare, tende a diminuire nell’olio EVO ottenuto dal sistema a 3 fasi a causa della loro significativa perdita nell’acqua vegetale residua -alpechina-. La quantità di acqua fornita nel sistema a 3 fasi influenza notevolmente la distribuzione dei composti polari tra l’olio e la fase alpechina, così che la loro concentrazione nell’olio diminuisce quando la quantità di acqua aumenta e ciò a svantaggio della qualità organolettica del prodotto);
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-una maggiore qualità organolettica del prodotto finito in quanto con meno perossidi e pertanto con maggiore stabilità ossidativa;
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-una importante Innovazione tecnologica grazie al sistema di “SISTEMA TELECONTROLLO” PIERALISI, sviluppato in linea con le richieste dell’industria 4.0, che consente il monitoraggio da remoto degli indicatori funzionali e consente pertanto perfettamente integrazione orizzontale e verticale con i sistemi logistici ed informativi del frantoio in quanto consente di massimizzare la produzione e di ottimizzare la gestione del ciclo produttivo adeguandolo ai flussi di materia prima in ingresso e alle relative informazioni sulla stessa, “modulando” la funzionalità dell’impianto (numero di giri, potenza)con consequenziale ulteriore minor consumo di energia (oltre che di acqua di processo come prima detto), dovuto alla diminuzione dei tempi morti e all’ottimizzazione del processo produttivo;
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una maggiore attenzione all’impatto ambientale attraverso la non produzione di acque di vegetazione con il ciclo a due fasi, ma di una sansa melmosa (patè) da utilizzarzi come materia prima nelle industrie mangimistiche;
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-una maggiore Shelf life del prodotto, che normalmente viene attestata con data di utilizzo preferibile entro i 18 mesi dall’imbottigliamento, e che, attraverso il procedimento produttivo sopra citato viene oggettivamente allungata e ciò grazie alla presenza di minori quantità di perossidi sul prodotto finito, il tutto come certificato dal costruttore Pieralisi Spa;
Obiettivi
Gli obiettivi economici attesi attendono allo sviluppo di un volume d’affari pari nell’anno a regime a circa 700.000,00 euro con un utile netto nell’anno a regime stimato in circa euro 200.000,00 c.a al netto delle imposte. L’incremento dell’utile rispetto all’ultimo dato consuntivo è motivato dalla sostanziale diminuzione dei costi gestionali (energetici e di acqua di processo) e dalla maggiore marginalità che, lasciando inalterati i costi fissi di gestione, consentiranno le produzioni aziendali garantendo pertanto al contempo, sull’incremento di fatturato preventivato, anche delle marginalità di ricavo decisamente superiori a quelle attuali. Dalle considerazioni effettuate si dovrebbero lavorare circa 40.000 q li di olive nell’anno a regime (pari a circa 800 q li al giorno, ossia 40 q.li l’ora per n.20 ore lavorative giornaliere (a ciclo continuo) per c.a 50 giorni di molitura). L’azienda effettuerà una produzione di alta qualità, risulta infatti possesso di certificazione biologica allegata e citata nella presente istanza, dop monti iblei ed IGP come da certificazioni allegate alla presente istanza, ed inoltre risulta certificata anche iso 14001. La resa in olio risulta pari mediamente al 12-18% la resa è mutevole in funzione dell’annata nonché del tipo di maturazione del prodotto stesso (olive). Le considerazioni relative al volume di affari presuntivo per l’anno a regime appaiono facilmente raggiungibili sulle basi delle quantità producibili e dei prezzi praticati che oscilleranno mediamente tra i 0.17 cent/kg e gli 0,20 cent/kg in funzione del tipo di clientela e della quantità dei partitari acquisiti in molitura.
L’azienda, relativamente alla propria compagine lavorativa, che risulta in termini di Ula pari a n.2,5 attualmente (dati al 31.12.2023) stante che
l’investimento di cui alla presente istanza è relativo a sostituzione del proprio impianto oleario con altro maggiormente innovativo e performante oltrechè automatizzato, non sarà effettuata aggiunta di ulteriori linee produttive, non necessità di incrementare la propria forza lavoro con incremento di Ula rispetto a quelle già presenti in azienda.I risultati attesi attengono quindi alla volontà palesata dal titolare di ritagliarsi un segmento di mercato in un settore molto specifico quale è quello oleario, in cui oggi si intravvedono ampie possibilità di inserimento nonostante la crisi generalizzata del mercato.
Nell’investimento, la società intende, quali obiettivi di medio termine:
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effettuare una valorizzazione del prodotto di alta qualità organolettica oltre che inserito nei più importanti disciplinari di qualità previsti per il settore (Biologico);
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effettuare innovazione e di processo/prodotto oltre che organizzazione delle produzioni e della filiera agroalimentare;
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effettuare un progetto di investimento capace di portare all’olio un ruolo più consono a quelle che sono le sue possibilità e di creare uno sbocco commerciale per un olio, che, quando viene conosciuto dal mercato viene apprezzato. Nonostante la sua connotazione tradizionale,
l’olivicoltura siciliana negli ultimi anni ha vissuto un’evoluzione che l’ha profondamente modificata. Oggi gli oli siciliani, pur mantenendo la loro tipicità, risultano più equilibrati nel gusto rispetto al passato e si fanno apprezzare per l’armonia più che per l’intensità delle sensazioni piccanti, amare o fruttate.
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Effettuare un’organizzazione aziendale connotata a parametri di efficienza e funzionalità;
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Effettuare investimenti finalizzati al risparmio energetico ed idrico, per il contenimento dei costi di produzione con l’acquisto di macchinari ad alto contenuto innovativo dotati di particolare tecnologia ed a “risparmio energetico e idrico certificati”.
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effettuare una valorizzazione del prodotto di altissima qualità organolettica oltre che inserito nei più importanti disciplinari di qualità previsti per il settore da contrapporre a prodotti di qualità sufficiente;
— Garantire un maggiore risparmio e razionalizzazione dei costi energetici e ciò ricorrendo sia all’utilizzo di macchinari a risparmio energetico ed idrico certificati.
Realizzare investimenti innovativi diretti a aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività produttiva del soggetto proponente in grado di consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0 con soluzioni che consentano l’integrazione automatizzata dell’impresa con finalità quali il tracciamento automatizzato di informazioni di natura logistica, con la rete di fornitura, con altre macchine del ciclo produttivo (integrazione Machine-to-Machine).
Tutto quanto sopra detto nasce al fine di creare, come precondizione dell’investimento, innovazione e sostenibilità di processo/prodotto. Attraverso l’investimento preventivato e relativo alla dotazione di n.1 nuova linea di produzione con tecnologia a due fasi che andrà a sostituire la capacità produttiva della precedente linea di produzione aziendale si consentirà il rispetto del tagging climatico di cui agli allegati Vi e VII del Reg. 241/20.21 “sostegno ai processi di produzione rispettosi dell’ambiente e all’efficienza delle risorse nelle pmi”, e di cui alla sezione VI del
D.M. 53263 del 2 febbraio 2023. Nello specifico, il campo di intervento relativo alla sottomisura “ammodernamento dei frantoi” di cui all’intervento M2C1 -I2.3 è lo 047 (sostegno ai processi di produzione rispettosi dell’ambiente e all’efficienza delle risorse nelle Pmi) ed attraverso il presente progetto di investimento si garantisce un contributo (tagging) al clima pari ad almeno il 40% come di seguito esplicato. Occorre specificare che l’azienda, in ossequio al tagging climatico di cui agli allegati VI ed al principio DSNH di cui all’allegato VII del D.m. 2 febbraio 2023 attraverso il presente investimento garantirà
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1) una diminuzione del fabbisogno di energia necessaria per condurre i processi di raffinazione per la produzione di olio extravergine di oliva. Relativamente al punto 1 Infatti attraverso l’investimento preventivato e relativo alla dotazione di n.1 nuova linea di produzione con tecnologia a due fasi che andrà a sostituire la capacità produttiva della precedente linea di produzione aziendale si consentirà: un minor dispendio di fattori produttivi e nella fattispecie in primis energia elettrica in quanto l’impianto attualmente in dotazione non risulta innovativo e di ultima generazione, e non risulta dotato di inverter e/o di economizzatori di energia come quello preventivato (vedasi relazione venditore Pieralisi).
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l’abbattimento delle emissioni di gas serra nell’ambiente attraverso il risparmio energetico attuato, diminuirà consequenzialmente l’emissione di gas serra nell’atmosfera, infatti l’energia elettrica risulta prodotta prevalentemente (60%) attraverso utilizzo di combustibili fossili (per produrre un kWh elettrico vengono bruciati mediamente l’equivalente di 2,56 kWh sotto forma di combustibili fossili e di conseguenza emessi nell’aria circa 0,65 kg di anidride carbonica);
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abbattimento pressochè totale dell’acqua di processo utilizzata nel precedente ciclo produttivo utilizzando esclusivamente nel processo produttivo l’acqua delle olive. Questo tipo di tecnologia a due fasi, innovativa sia di processo e di prodotto, oltre ad un evidentissimo risparmio idrico di processo diretto, genera inoltre un consequenziale notevole risparmio energetico di processo grazie alla non esigenza di riscaldare l’acqua immessa nel ciclo produttivo ( vedasi certificazione Pieralisi allegate);
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una importante innovazione tecnologica grazie al sistema telecontrollo riconducibile al piano transizione 4.0 sviluppato in linea con le richieste dell’industria 4.0, che consente il monitoraggio da remoto degli indicatori funzionali e consente pertanto perfettamente integrazione orizzontale e verticale con i sistemi logistici ed informativi del frantoio in quanto consente di massimizzare la produzione e di ottimizzare la gestione del ciclo produttivo adeguandolo ai flussi di materia prima in ingresso e alle relative informazioni sulla stessa, “modulando” la funzionalità dell’impianto (numero di giri, potenza, ecc) con consequenziale ulteriore minor consumo di energia dovuto alla diminuzione dei tempi morti e all’ottimizzazione del processo produttivo.
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2)una maggiore produzione di olio di oliva a parità di materie prime in ingresso connesso ad un aumento di efficienza del processo estrattivo. Relativamente al punto 2 attraverso l’investimento preventivato si consentirà:
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-una riduzione sostanziale dei tempi di produzione dell’olio in quanto l’impianto oleario preventivato essendo interconnesso 4.0 consente di implementare la logistica di produzione e, conseguentemente di diminuire sensibilmente i tempi di produzione;
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-un sostanziale incremento dell’efficienza del processo estrattivo attraverso l’importante Innovazione tecnologica e digitale preventivata grazie al sistema di “SISTEMA TELECONTROLLO PIERALISI”, sviluppato in linea con le richieste dell’industria 4.0, che consentirà di monitorare in tempo reale e da remoto i parametri e gli indicatori funzionali di tutto l’impianto di lavorazione ottimizzando in tal senso la gestione del ciclo produttivo adeguandolo ai flussi di materia prima in ingresso e alle relative informazioni sulla stessa, “modulando” la funzionalità dell’impianto (numero di giri, potenza, ecc) alle necessità produttive del momento con consequenziale ulteriore minor consumo di energia dovuto alla diminuzione dei tempi morti e consequenziale incremento della quantità di estrazione di olearia nel processo produttivo.
3) un minor impatto ambientale dovuto alla non necessità di smaltimento delle acque di vegetazione ed all’utilizzo di una minore quantità di acqua.
Relativamente al punto 3 attraverso l’investimento preventivato e relativo alla dotazione di n.1 nuova linea di produzione con tecnologia a due fasi che andrà a sostituire la capacità produttiva della precedente linea di produzione aziendale si consentirà:
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un minor consumo di acqua di processo, quantizzata in un risparmio sostanziale idrico di processo pressochè totale rispetto alla tecnologia a 3 fasi, si passerà infatti dagli attuali 0,3 mc/ton attuali alla non aggiunta di acqua di processo.
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la non produzione di acque di vegetazione a valle del processo produttivo attraverso il ciclo produttivo preventivato a due fasi in quanto con lo stesso non viene aggiunta acqua di processo a monte del ciclo produttivo, ma viene usata l’acqua delle olive stesse, e pertanto a valle del processo produttivo si ha la non produzione di acque di vegetazione a valle del ciclo produttivo rispetto al ciclo produttivo con tecnologia a tre fasi.
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La possibilità di conferire la sansa melmosa prodotta (patè prodotto) quale materia prima seconda alle aziende di produzione di biogas o di mangimistica o da utilizzarsi in agricoltura come ammendante.